I libri ci piacciono e ne leggiamo tanti.
Nel 2022 sono questi i titoli che ci hanno stregato e anche un po’ commosso. Pagine per noi speciali, che hanno lasciato il segno.
Se non li avete letti, fatelo al più presto!
Narrativa
Agustín Fernández Mallo, Trilogia della guerra, Utopia Editore
Si può comprendere la guerra senza averla vissuta? Tre vicende, sbalzi temporali e fotografie che diventano corpo e sangue. Memoria ed esperienza. Un viaggio onirico e immateriale ma allo stesso tempo estremamente “fisico” e tangibile.
Tiffany Tavernier, L’amico, Clichy
Più di una delusione, più di un tradimento: il crollo di ogni certezza. Quando l’amico di sempre, il vicino di casa custode dei tuoi stessi ricordi si rivela per ciò che non avresti mai immaginato, perdi l’equilibrio e la vita, così come la conosci, si sfalda. E il dolore lo guardi in faccia.
Mattia Grigolo, La raggia, Pidgin Edizioni
Un bosco che rimargina le ferite. Diari che nascondono dolori e sono montagne cui aggrapparsi. Sentimenti al contempo ferali e profondamente umani. Perché per “superare” bisogna avere il coraggio di scandagliare, risalire il fiume e bere dalla fonte.
Sally Rooney, Dove sei, mondo bello, Einaudi
Uno scambio epistolare tra due amiche, uno sguardo senza fronzoli sulla contemporaneità, sui rapporti, sulle persone. Felix, Simon, Alice e Aileen sono i nostri amici, quelli che si confidano al telefono, quelli che ascoltiamo perché vivono un pezzo di vita in cui specchiarci, fatto di insicurezze, cinismo, amore e non detti.
David Joy, Queste montagne bruciano, Jimenez
È facile essere brave persone quando le cose filano lisce. Quando si è felici. Il problema è restarlo quando il mondo si accanisce, tutto precipita e le terre selvagge che ti hanno cresciuto bruciano di rabbia. Ci sono famiglia, amore e violenza. C’è un romanzo di frontiera profondamente americano.
Infanzia
Maria Josè Ferrada e Pep Carriò, Case, Topipittori
Quando la casa è diventata per tutti il confine, Maria Josè Ferrada ha immaginato trentanove modi diversi di “abitare”. Qui le case dialogano con l’esterno, con la natura, ridefinendo l’immaginazione e stimolando i desideri. I colori dell’illustratore spagnolo Pep Carriò ci trasportano in luoghi nuovi, a metà e in armonia tra dentro e fuori.
Mario Ramos, Il mondo a testa in giù, Babalibri
Un topolino che guarda il mondo. E lo vede diverso da noi. Perché in fondo è sempre e solo una questione di sguardi e punti di vista. Un libro sognante, un’avventura, una fiaba senza tempo che somiglia a un romanzo di formazione per i più piccoli.
Eric Fan e Dena Seiferling, Spuntino di mezzanotte, Terre di mezzo
Poche cose sono meglio di un ghiotto spuntino notturno, tra queste la felicità di condividerlo, di banchettare con chi non avrebbe mai pensato di poter gustare qualcosa di buono. Un testo poetico sulla generosità e l’altruismo.
Tessaro Gek, L’albero dei Cento Cavalli, Lapis Edizioni
Un vecchio castagno. Millenni di storie. Macchie di colore capaci di raccontare vicende epiche, piccole storie e grandi emozioni. Con le radici ben piantate a terra, un occhio speciale sul mondo. Molto singolare e tanto sapiente.
Giovanna Zoboli e Massimo Caccia, OH!, Topipittori
Esclamazioni. Animali. Pennellate espressioniste che restituiscono suoni per dipingere le mille tonalità di un rapporto, di uno scambio. Perché spesso quello che proviamo dentro di noi non è sempre esprimibile con le parole.